TELESCOPIO SECRETAN PARIS


La mia passione per l'ottica vintage che coltivo fin da ragazzo è stata alquanto gratificata quando ho avuto l'occasione di esaminare e apprezzare questo splendido e raro telescopio, il fortuito incontro avvenne in occasione del mercatino dell'antiquariato di Piazzola sul Brenta in provincia di Padova che si tiene ogni ultima domenica del mese tutt'attorno alla magnifica piazza principale del paese dove si può ammirare una delle più grandi e belle ville Venete, Villa Contarini.

Fui subito impressionato dalla mole dello strumento, dal suo ottimo stato di conservazione e dalla dotazione di oculari davvero molto completa.

Si tratta di un rifrattore "acromatico" costruito dalla ditta francese "SECRETAN PARIS”, la più importante casa costruttrice di strumenti con componenti ottiche e meccaniche che operava in Francia all'epoca, conosciuta anche sotto il nome “LEREBOURS et SECRETAN a PARIS” che la caratterizzo fino al 1855. Realizzato intorno agli anni trenta del secolo scorso questo esemplare è il modello più grande della produzione di serie, e costituisce sicuramente uno degli strumenti più performanti dell'epoca insieme ai più blasonati telescopi della tedesca Zeiss.

L' obbiettivo principale dello strumento misura più di 4” pollici, 110 mm per l'esattezza ed ha una focale di 1650 mm, la lunghezza totale del telescopio con focheggiatore completamente rientrato è di 1480 mm e con focheggiatore completamente estratto 1840 mm questa incredibile escursione permette di mettere a fuoco qualsiasi oculare o macchina fotografica.


Il telescopio presenta un cercatore con obbiettivo da 40 mm di diametro e 300 mm di lunghezza focale con mirino a croce il cui oculare è estraibile.

Il telescopio e alloggiato su di un montatura altazimutale a forcella di ottima fattura con trepiede in legno di tec e piantone centrale in rovere azionabile attraverso delle aste flessibili con manopole anch'esse in legno. Il tutto da una sensazione di affascinante precisione e vetustà che è espressa anche dalla completa mancanza di parti in plastica, ma passiamo ora ad una descrizione più dettagliata.

IL TELESCOPIO



Come accennavo l'obbiettivo principale ha un diametro di 110 mm e una lunghezza focale 1650 mm cioè F15 di apertura, un classico doppietto Fraunhofer separato in aria come si usava all'epoca, montato su una ghiera di ottone ben realizzata con una estremità filettata per il montaggio sul tubo in alluminio del telescopio "fig. 1".


Il tubo in alluminio all'interno è annerito con una vernice nero opaco e presenta tre anime anch'esse di colore nero per filtrare i riflessi. Sulla lente molto trasparente non sembra siano presenti trattamenti antiriflesso, il tutto è protetto da un tappo rivestito in pelle ricoperto con velluto nero all'interno.

Il focheggiatore e realizzato in ottone e bronzo che ne favorisce la scorrevolezza, mentre il movimento di regolazione fine presenta una cremagliera ad ingranaggio obliquo che evita i giochi meccanici. Azionando la manopola la si ha una piacevole sensazione di precisione e compattezza anche con oculari pesanti o torrette binoculari. La regolazione fine consente una escursione di circa 70 mm mentre il centraggio grossolano si esegue allentando un morsetto che blocca un canotto collegato al focheggiatore e che, in questo modo può essere estratto per più di 300 mm. Una cosi ampia escursione consente di mettere a fuoco qualsiasi tipo di oculare o camera"fig. 2".

Il cercatore è ben costruito ha un l'obbiettivo frontale da 40 mm e lunghezza focale 300 mm F7.5 l'oculare è estraibile ed ha un diametro del barilotto da 21 mm internamente presenta un mirino a croce per consentire l'allineamento del telescopio agli astri, non è riportata la lunghezza focale pertanto non conosco con precisione gli ingrandimenti. Il cercatore può essere allineato all'asse del telescopio attraverso tre viti poste a 120 gradi l'una rispetto all'altra"fig. 3".

Nella parte centrale del telescopio è fissato un contrappeso regolabile che consente di bilanciare lo strumento in relazione agli oculari montati. Per la bilanciatura si procede in questo modo: dopo aver montato l'oculare o l'accessorio desiderato si allenta la frizione che mantiene il telescopio collegato alla regolazione in altezza, lo si pone in orizzontale, poi muovendo il contrappeso si deve riuscire a porlo in equilibrio sulla forcella della montatura e infine si stringe nuovamente la frizione.

LA MONTATURA


Si tratta di una montatura altazimutale a forcella di ottima fattura e piuttosto pesante, costituita da una struttura centrale in ottone e alluminio con trepiede in legno di tec e piantone centrale in rovere, la regolazione dell'altezza e dell'azimut è azionabile attraverso delle aste flessibili con manopole in legno. Il piantone centrale è realizzato in rovere tornito con un diametro di 70 mm e lungo 800 mm, che consente, facendolo scorrere al centro della struttura in ottone, di portare la forcella che sostiene il telescopio da una altezza minima di 1300mm alla incredibile altezza di 2100 mm, una tale regolazione di altezza permette l'osservazione del cielo notturno rimanendo in piedi oppure seduti su una comoda sedia. Le regolazioni altezza e azimut sono rapportate con dei movimenti a vite senza fine obliqua spinte sulle corone da delle molle di tensionamento regolabili. Per la regolazione verso lo zenith la vite senza fine agisce su una puleggia in ottone del diametro di 120 mm visibile sul lato destro del telescopio, mentre per la regolazione dell'azimut su una ghiera della struttura centrale. Le regolazioni fini risultano fluide e ben rapportate, mentre le regolazioni di centratura grossolana si ottengono allentando la frizione posta sul lato destro del telescopio azionata da una manopola in alluminio nero. La precisione delle lavorazione è ottima e il contrasto nero lucido e giallo ottone è molto accattivante, si nota con piacere la completa mancanza di parti in plastica"fig. 4".

IL SET DI OCULARI E ACCESSORI


Il set di accessori e oculari è molto completo è alloggiato in due scatole realizzate in legno di rovere, sulla scotola di maggiori dimensioni sono alloggiati 7 oculari un filtro solare e un prisma di porro per raddrizzare l'immagine nell'uso terrestre, mentre nella scatola più piccola si trovano una diagonale a specchio e un prisma di Herschel, quest'ultimo raro accessorio consente l'osservazione del sole riducendo la luminosità fino al 95% e a differenza dei filtri frontali il filtraggio avviene poco prima dell'oculare aumentando il contrasto e la nitidezza delle immagini.

Tutti questi accessori marcati "SECRETAN PARIS” concorrono a rendere ancora più attraente questo speciale strumento eccone una lista :"fig. 5"

Numero 7 oculari ortoscopici numerati il cui barilotto è di 30mm di diametro

  1. oculare numerato (1) 50 ingrandimenti ( 33mm)
  2. oculare numerato (2) 60 ingrandimenti ( 27.5mm)
  3. oculare numerato (3) 90 ingrandimenti ( 33mm)
  4. oculare numerato (5) 140 ingrandimenti ( 11.8mm)
  5. oculare numerato (7) 250 ingrandimenti (6.6mm)
  6. oculare numerato (8) 300 ingrandimenti ( 5.5mm)
  7. oculare numerato (9) 350 ingrandimenti ( 4.7mm)

il valore degli ingrandimenti in relazione al numero stampigliato è stato acquisito da un manuale dell'epoca

IL TEST


Cosa dire di questo incredibile strumento, immagini molto dettagliate di grande qualità, cromatismo praticamente assente, ma come è ovvio che sia è uno strumento che dà il meglio di se solo nella visione planetaria una focale cosi spinta non consente una sufficiente luminosità per osservare il cielo profondo anche se le stelle risultano puntiformi. La visione della Luna è a dir poco impressionante i dettagli e la tridimensionalità incredibili nessun alone di cromatismo residuo a sfidare qualsiasi apocromatico di uguale apertura, anche se si osserva a 350 ingrandimenti.

La visione di Giove consente di apprezzarne i colori delle caratteristiche bande della sua atmosfera e la grande macchia rossa, l'ombra lasciata dal passaggio delle sue lune risulta molto suggestiva e dettagliata.

La visione di Saturno è ottima e consente di apprezzare facilmente la divisione di cassini su di uno sfondo completamente nero.

I difetti maggiori dello strumento sono senza dubbio dovuti all'inseguimento manuale degli astri, che dato il notevole ingrandimento impiegano pochi secondi per uscire dall'inquadratura, e come è facile da intuire, l'inseguimento manuale non è così agevole. Altra nota negativa è dovuta al cercatore, durante l'uso notturno si nota subito la mancanza di un illuminatore il mirino risulta invisibile sullo sfondo scuro del cielo.

CONCLUSIONI


La straordinaria qualità delle immagini che si possono osservare attraverso questo strumento, indicano quanto l'ottica all'inizio del secolo scorso avesse raggiunto livelli di eccellenza, se poi si azzardano confronti con la scadente qualità dei telescopi acromatici di ultima generazione presenti nel mercato, si rimane perplessi sembra quasi si siano perse le conoscenze tecniche per realizzare dei buoni strumenti, e di conseguenza risulta facile comprendere il motivo che spinge molti appassionati all'acquisto di telescopi apocromatici molto costosi.

Comunque sia, telescopi acromatici di questa mole e di questa pregevole fattura sono praticamente scomparsi dal mercato a causa del loro elevato costo di produzione e della loro mole che non consente un trasporto agevole, inoltre la loro scarsa luminosità li relega nel campo visuale e non li rende adatti all'astrofotografia che tanto appassiona al giorno d'oggi.

Mi rimane in bocca un sapore amaro dover classificare questo rifrattore "acromatico", termine usato oggi quasi in modo dispregiativo a causa dei modesti risultati espressi attualmente da questa categoria di telescopi, sarà mia ambizione cercare una montatura che possa consentire di effettuare qualche test nell'ambito astro fotografico per poter proporre delle immagini, e condividere le incredibili prestazioni di questo strumento che ha alle spalle ormai un secolo di vita.